“Una struttura “matura” di Privacy può essere raggiunta solo con l’uso del privacy management, privacy control e ( tipicamente data-centric) security capabilities. Essendo trasversale a vari contesti ed ambiti, la privacy è molto di più di una disciplina security-only. I Leader della SRM devno mantenere  una working relationship con tutte le business units per promuovere e coordinare attivamente azioni a favore della compliance.

Per esempio, alcune opportunità possono essere trovate col business process reengineering, la quale non nè una disciplina security-specific, nè una IT-specific discipline. Similarmente l’applicazione della data minimization per il ciclo di vita dei dati è più una disciplina – un approccio – che non una tecnologia. D’altra parte gli SRM leaders sono in una posizione in cui facilitare proattivamente il raggiungimento di obiettivi di business attraverso analytics e business intelligence attraverso l’uso di controlli data-centric come i synthetic data o lsa differential privacy.

Oltre alle sanzioni, la privacy risk mitigation si focalizza in primis nel “postbreach financial risks” , “consumer trust decay” e sul “brand damage”. Le tecnologie evidenziate in questo Hype Cycle:

• Abilitare o potenziare il controllo sull’uso dei personal data ( per esempio, discovery and data classification).
• Creare trasparenza e dimostrare compliance ( per esempio, privacy management tools).
• Mitigare il rischio di data “data misuse” ( per esempio, zero-knowledge proofs e homomorphic encryption).
• Mitigare l’impatto delle “unintended consequences” (per esempio, format-preserving encryption).
• Aiuti attraverso il procedural decision-making per la riduzione del rischio ( per esempio, privacy by design).
• Migliora la customer experience (per esempio, influence engineering, che è di nuova entrate nell’Hype Cycle).
• Altri profili innovative aggiunti all’ Hype Cycle quest’anno sono il federated machine learning, e la sovereign cloud.”